Vintaly 2013: la grande festa del vino Italiano
Si è concluso il Vinitaly 2013, grande festa del vino, spenti i riflettori si fanno i primi bilanci. Dobbiamo registrare, dati ufficiali alla mano, un incremento delle presenze del 6% rispetto lo scorso anno. L’ulteriore buona notizia riguarda la presenza straniera che è incrementata del 10% arrivando a quota 53.000 presenze.
Il Vinitaly è sempre una grande festa, gli espositori si sono fatti coinvolgere da questo spirito di spensieratezza e di piacere che aleggiava tra gli stand. Nugoli di persone hanno assediato i nomi più illustri del Gotha enoico attirati, in qualsiasi ora della giornata, oltre che dai mitici vini, anche dal tempo ancora invernale che spingeva a rimanere dentro i padiglioni.
Un toccasana per l’infelice momento di crisi che colpisce anche il vino, evidenziato dalla ridotta superficie di diversi stand, rispetto le annate precedenti e dall’assenza di alcune aziende, inoltre le degustazioni, spesso, non erano accompagnate dai tradizionali stuzzichini, graditi compagni di una no-stop di assaggi.
Il brutto momento del mercato interno viene sottolineato da una ricerca sui consumi 2012 nel mercato Gdo per la prima volta con il segno meno per le bottiglie 0,75 litri. Il 2012 è stato l’anno peggiore dal 2008 (dati Symphony IRI group).
I prezzi si sono rialzati anche grazie ai continui tormenti della burocrazia italiana che non ha limiti. Secondo diversi calcoli la burocrazia, nel settore vino, ”pesa” per 100 giorni lavorativi, 6 centesimi a bottiglia e due chilogrammi di carta per ogni litro di vino che si sposta sull’asse produttore-consumatore.
Contro la burocrazia è intervenuto anche il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania. «In tema di semplificazioni resta moltissimo da fare – ha sostenuto Catania – Il governo Monti ha fatto partire il processo tra mille difficoltà, ma le riforme fatte sono parziali e c’è molto cammino da fare».
Con segnali dal mercato interno non molto edificanti il Vinitaly ha puntato a sviluppare i rapporti con il mercato estero all’insegna dell’internazionalizzazione, ospitando sia giornalisti provenienti da 47 Paesi diversi, sia rappresentanze commerciali di tutti i continenti in rappresentanza di 60 Paesi, per mezzo di un preciso accordo con l’Istituto del Commercio con l’Estero.
Le nazioni nelle quali si è puntato maggiormente sono state gli Usa e la Cina. A queste nazioni sono stati dedicati tre focus. Segnaliamo la presenza della delegazione ufficiale del Ministero del commercio della Repubblica Popolare Cinese.
Verona diventerà, con OperaWineExpo Vinitaly, l’evento vitivinicolo più importante del calendario di appuntamenti previsti in Italia per l’Expo di Milano nel 2015, grazie all’intesa definita con l’Amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala. Non dimentichiamo le prossime tappe Vinitaly Hong Kong, 31 ottobre al 3 novembre; Vinitaly Mosca dal 18 al 19 novembre e Vinitaly USA dal 3 al 10 Febbraio 2014.
Oltre i numerosi e interessanti convegni e le seguite degustazioni a tema, al Vintaly vi sono state numerose presentazioni di nuove etichette. La più “bizzarra” è stata quella che ha visto nel padiglione dei vini Abruzzesi la presenza di Rocco Siffredi. Il noto pornodivo, ha deciso di firmare con il suo nome un vino della sua terra prodotto da Poderi Castorani, la cantina del pilota Jarno Trulli.
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Numerose visitatori anche al particolare padiglione Sol & Agrifood dove erano presenti, oltre ai produttori di Olio di Oliva, parecchie aziende del comparto alimentare e della birra.
Ha replicato il successo dello scorso anno lo stand denominato ViViT, vigne, vignaioli e terroir. Dove le aziende partecipanti presentavano vini provenienti da uve biologiche o biodinamiche e da fermentazioni senza aggiunta di lieviti selezionati e senza additivi di alcun tipo. I vini in degustazione potevano contenere anidride solforosa in dosi previste dal recente regolamento europeo.
Un Vinitaly effervescente, ma un po’ di preoccupato, soprattutto ad esserlo sono le aziende che non hanno il giusto feeling con il mercato sempre più internazionale, nel quale è importante proporre un prodotto di qualità, ma che richiede doverosamente organizzazione e marketing. Forse molti produttori abituati ad avere numerose richieste dal mercato interno, non sono ancora entrati nell’ottica di investire per crearsi nuove opportunità in un mondo che, sempre più velocemente e inesorabilmente, sta cambiato gli interpreti.
1 commento
claudio · 17 Aprile 2013 alle 10:57
Dopo aver letto tutto ti devo dire……che avrei preferito il Vinitaly al Songkran.
Che cosa è quest’ultima cosa? Semplice è il Capodanno Thailandese dove si tirano o si sparano adossa acqua a go go con un solo particolare che quando è gelata, visto la temperatura non torrida ma temperata, non è gradevole.
Ok il prossimo anno con l’esperienza attuale vedrò il da farsi