Vinitaly 2015: enorme successo dei vini italiani, tanta gente, forse troppa?
Si è concluso il 49° Vinitaly e immediatamente viene la voglia di scoprire quanta gente ha varcato la soglia. Quasi tutti i giorni la fiera ha riempito in modo inverosimile tutti i saloni espositivi. Ho partecipato a tutte le manifestazioni, dall’inizio degli anni ottanta, ma non ricordo di aver visto cosi tanta gente. in quasi tutti i giorni della manifestazione.
I dati ufficiali parlano di numeri da record, si stima un totale di 150mila presenze. Un terzo delle persone era composto da visitatori esteri. Per completare l’informazione possiamo citare alcuni sorprendenti numeri che rendono molto bene la numerosa partecipazione.
Sono 576.000 le bottiglie che sono state stappate nei quattro giorni di Vinitaly. Un totale di 2,8 tonnellate di tappi di sughero e 200.000 tonnellate di vetro. I bicchieri utilizzati sono stati 130.000. Immancabile la presenza della stampa che ha seguito la manifestazione con ben 2.600 giornalisti da 46 nazioni.
Oltre i numerosi e molto frequentati vini “biologici” e “artigianali” quest’anno si è aggiunta un’altra curiosa “categoria” i vini vegani. Vini ottenuti senza sostanze di origine animale, proposti a Vinitaly da 35 cantine. Sono destinati a una nicchia di mercato di 800.000 vegani in Italia, ma che può interessare 4 milioni di vegetariani.
[ngg_images source=”galleries” container_ids=”12″ exclusions=”91,94″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_thumbnails” override_thumbnail_settings=”1″ thumbnail_width=”200″ thumbnail_height=”120″ thumbnail_crop=”1″ images_per_page=”20″ number_of_columns=”4″ ajax_pagination=”0″ show_all_in_lightbox=”0″ use_imagebrowser_effect=”0″ show_slideshow_link=”0″ slideshow_link_text=”[Mostra slideshow]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]Preoccupante per noi che amiamo il vino è questa nuova scoperta che arriva dalla Military University of Technology di Varsavia. Hanno progettato un autovelox che misura anche il tasso alcolico. Si tratta di un raggio laser che attraversa l’abitacolo della vettura e calcola la densità delle molecole d’alcol emesse dai polmoni del conducente (www.wat.edu.pl). Un vero e proprio incubo.
Un modo simpatico per portare il vino in strada tra la gente, invece, è un food truck che è possibile incontrare per lo più ad eventi di street food in Italia, ribatezzato “Car-à-vin Street Wine”. Si tratta di un wine bar itinerante su quattro ruote che offre in degustazione etichette di qualità a prezzi contenuti (www.coravin.it).
Queste sono alcune delle numerose e curiose proposte di questo vivace Vinitaly.. Il successo di pubblico è stato un grande vanto per tutti i vini italiani. Ciò non giustifica e sopratutto complica la vita a coloro che lavorano in queste manifestazioni. Era impossibile avvicinarsi ad alcuni stand dato che erano presi d’assalto da una folla di wine lover vogliosi di assaggiare le numerose proposte.
Felici di constatare il piacere e la curiosità dei consumatori. Per gli operatori non è stato facile riuscire a soddisfare le richieste tra appassionati e buyer, e per tutti era un’impresa muoversi, telefonare, rispettare gli appuntamenti e quant’altro.
Sappiamo che l’attenta organizzazione del Vinitaly si è già messa al lavoro per migliorare la prossima edizione. Un’edizione importante perche rappresenta mezzo secolo di appuntamenti con il vino. Un percorso che ha sancito il Vinitaly come la più importante manifestazione italiana e tra le più importante nel mondo.
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