Jazz and Wine of Peace Festival….cosa vi siete persi…..
Dal 23 al 26 ottobre a Cormons e dintorni si e svolto la XVII edizione del Jazz and Wine of Peace Festival, una manifestazione organizzata da una ventennale associazione Contro tempo (www.controtempo.org) che si è distinta in questi anni per l’amore e la dedizione alla musica, le tradizioni e il vino.
Un palcoscenico, quello friulano, al centro della congiunzione mitteleuropea, culla della cultura e dell’innovazione, un crocevia importante tra l’est e l’ovest, insaporito da tutte quelle contaminazioni culturali che hanno apportato creatività e nuove idee.
Erano molti anni che volevo partecipare a questa manifestazione. Finalmente ci sono riuscito. Incuriosito, oltre che dai numerosi e variegati ottimi artisti, soprattutto dal potente e efficace binomio musica e vino.
Dopo la delusione di altre manifestazioni volevo constatare come questo matrimonio fosse consumato.
Diciamo subito che la musica è l’interprete principale, ma il suo ruolo viene simpaticamente accompagnato dalla presenza del vino e dei numerosi prodotti gastronomici presenti in Friuli.
I tredici concerti sono stati distribuiti in diverse zone, nelle aree più suggestive del vasto panorama che gode il Friuli. Sono stati individuati dieci siti fra suggestive dimore storiche e cantine illustri che hanno ospitato gli artisti e il numeroso e qualificato pubblico. Sono state stimate 5000 presenze. In un clima disteso e piacevole gli attenti appassionati si sono abbandonati a frequenti e numerosi applausi.
Artisti provenienti da tutti i luoghi del mondo, alcuni più famosi altri meno ma di indubbia qualità. Dopo aver acceso gli animi con le loro apprezzate “performance” si trovavano a brindare sul palco o in una cantina con il pubblico, che continuava a complimentarsi in tutte le lingue. Erano presenti numerosi estimatori stranieri, non solo della vicina Austria e Slovenia, ma proveniente anche da altre nazioni europee.
[ngg_images source=”galleries” container_ids=”10″ exclusions=”26″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_thumbnails” override_thumbnail_settings=”1″ thumbnail_width=”240″ thumbnail_height=”160″ thumbnail_crop=”0″ images_per_page=”20″ number_of_columns=”4″ ajax_pagination=”0″ show_all_in_lightbox=”0″ use_imagebrowser_effect=”0″ show_slideshow_link=”0″ slideshow_link_text=”[Mostra slideshow]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]Molto apprezzati, oltre l’intramontabile e geniale Bill Frisell, anche il quintetto Austro-Argentino KarlHeinz Carlitos Miklin che si sono prodigati in un incisivo jazz dalle influenze sudamericane, che spesso sconfinava in melodia più “fredde” e ricercate. Notevoli consensi ha suscitato, l’eclettica e sorridente Youn Sun Nah. Il suo gruppo era formato da fisarmonica, contrabasso e chitarra ha spaziato con la sua verve vocale in tutti i meandri musicali.
Applausi per tutti, in particolar modo per Mary Halvorson Quintet, per l’emergente James Brandon Lewis trio, e per il sassofonista tedesco Christof Lauer con il suo trio. Il sipario è calato sul Festival domenica 26 ottobre. Indimenticabile il concerto, che rimarrà negli annali, del celebre contrabbassista, band leader e compositore israeliano Avishai Cohen con il suo trio.
Ad accompagnare tutte queste note ha risuonato lo stappare delle centinaia di bottiglie aperte in questi giorni. Sono stati degustati i vini di sette diverse cantine: Borgo San Daniele, Spessa, Villa Russiz, Livio Felluga, Tenuta di Villanova, Keber, Raccaro. Presso la storica Enoteca di Cormòns, si poteva immergersi in degustazioni dei vini friulani con i prodotti tipici della tradizione, dal formaggio ai salumi al pane fatto in casa.
Cosa vi siete persi? Quattro giorni spettacolari, aiutati anche dalle meravigliose giornate di sole che hanno esaltato ulteriormente le bellezze del territorio friulano. Ottima musica accompagnata da succulenti prodotti del territorio, vini, salumi, formaggi ecc…. Il tutto immerso nei luoghi storici e unici, in un clima, amichevole e senza fronzoli.
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