L’esperienza è un bene incalcolabile che nessuno ti può portare via.
Vado fiero di questa mia capacità di imparare da chiunque e dovunque ci siano cose positive.
Sono un’inguaribile romantico non sono mai riuscito a separare uva, vino, assaggio, vendita e comunicazione. Mi sembra che facciano parte della stesso puzzle, che siano pezzi che si devono incastrare e avere una continuità logica.
A maggior ragione ora, dove la tecnologia ci aiuta a creare dei vini molti diversi tra loro, è necessario avere una materia prima che sia idonea all’obbiettivo finale, dettato dall’esigente mercato e supportato da continui feedback .
Questa idea è ancora più forte oggi dove per l’enorme numero di piccole aziende, che costituiscono la maggior parte del panorama vitivinicolo italiano.
Il mercato richiede capacità e conoscenza in vari settori dell’universo vino. Non basta fare un buon prodotto è sempre più necessario promuoverlo e farlo conoscere con tutte le numerose opzioni che si sono sviluppate.
La mia collaborazione con il Gambero rosso di Roma e la nascita della rivista Vinealia, mi hanno dato la possibilità di conoscere il mondo della comunicazione e di approfondire l’importanza di questo strumento per la vendita e la conoscenza del vino.
La collaborazione con L’ università di Milano mi ha permesso di aggiornarmi continuamente e confrontarmi con coloro che svolgono un lavoro estremamente importante al fine di conoscere e gestire tutti i processi di trasformazione nel complesso sistema produttivo vitivinicolo.
Mi sono occupato di mercato e vendite per diverse aziende, ho creato reti vendite e strategie per ottenere risultati più performanti.
Alcune di queste aziende hanno raggiunto numerosi e ambiti traguardi.
Il mondo del vino, necessita di “specialist” cioè di persone che conoscono e hanno esperienza in tale settore. Vi sono delle logiche specifiche senza le quali non si possono ottenere obbiettivi. Ovviamente il mondo del vino vive seguendo le leggi del mercato, utilizzando tutti gli strumenti disponibili per ottenere le informazioni necessarie, ma come in altri settori ha bisogno di parlare la stessa lingua e la stessa passione del “mercato”.
Ho sempre amato il vino, una dei pochi prodotti che nel corso dei millenni non ha perso il fascino e la magia. Ho imparato a valutare, pesare, discriminare, confrontare, ecc. tutte cose che deve saper fare un buon degustatore. Come al solito mi sono spinto oltre. Ho arricchito le mie conoscenze mediante un approccio scientifico e serio che mi ha permesso di conoscere meglio le mie capacità e mettere a punto un metodo di addestramento efficace e soddisfacente. Ho addestrato e selezionato numerose persone, ho selezionato, allenato e formato panel di degustatori addestrati secondo precise norme ISO, in grado di fornire le risposte desiderate.
Un’esperienza sopra tutte la formazione del panel di degustatori per il consorzio Franciacorta. La profonda conoscenza dello strumento sensoriale e un approccio scientifico e affidabile mi ha permesso di istruire alla degustazione più di tremila persone. Ma il vino non è solo assaggio ma anche conoscenza delle tecniche di produzione, delle zone di produzione e della loro storia.
Sono stati e sono numerosi i corsi dei vini che ho organizzato per la conoscenza di tutti gli aspetti che riguardano questa magnifica bevanda che fa parte della nostra cultura, del nostro vivere, del nostro piacere, un po’ vista tra il paradisiaco e il demoniaco ma che ricalca soltanto la natura dell’uomo.