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Giacomo Mela

Quanto è buona l'uva...

Ho sempre avuto grande passione per la vite e il vino fin dai primi passi

Ciò che mi crea maggiore difficoltà è parlare di me stesso.

Il calcio mio grande amore

Nato a Milano circa mezzo secolo fa, mi sono affacciato alla vita con una gran passione: il calcio. Ho giocato come professionista per diverse squadre, cercando di conciliare gli studi universitari con la mia attività. Ho avuto un grande insegnamento dal calcio. E' una grande scuola di vita. Riproduce una piccola società nella quale vivi a contatto di gomito quotidianamente con i tuoi compagni in condizioni estreme di fatica e di stress. Ti insegna a lavorare insieme ad altre persone, combattere per lo stesso obbiettivo e fare di tutto per raggiungerlo. Terminata l’esperienza calcistica...

Ho aperto un ristorante in centro a Milano con alcuni amici. 

La mia vita è sempre stata dettata dalle passioni che inseguito sono sfociate in lavoro.

Il ristorante mi ha inserito nel fantastico mondo del vino. In poco tempo ebbe un grande successo. Grazie alla formula vincente e alle proposte innovative sia della cucina, che delle altre iniziative. In particolare destava interesse l’ampia e ricercata carta dei vini, la completa carta dei distillati e degli oli, grandi novità per l’epoca.

Nel mio Dna ho questa caratteristica: guardare avanti.

Pensare gli scenari che verranno. Cercare di anticipare i tempi per arrivare prima di tutti è sempre stato il mio modo di vivere. Per arrivare primi bisogna trovare nuove strade, ma non sempre è facile comunicare quello che le altre persone non vedono, si rischia di non essere ascoltati.

Dopo il primo corso sommelier decisi di trasformare la mia passione per il vino in una professione.

Scelsi che la tesi di laurea in Agraria doveva essere una profonda e accurata ricerca nell’ambito del vino.

All’Università di Milano, dove mi sono laureato, feci una richiesta al famoso prof. Attilio Scienza, che dopo una lunga anticamera, mi propose una tesi sugli spumanti metodo classico presso l’Istituto E. Mach di San Michele all’Adige.
Non potevo desiderare niente di meglio. E’ stato un lungo e formativo percorso.

Oltre a approfondire le techiche produttive e i parametri chimici e fisici di vini spumanti di tre annate provenienti da tutte le zone vocate del Trentino fu sviluppato un metodo, basato su parametri scientifici, per valutare le caratteristiche e la qualità mediante la degustazione. 

Una tecnica innovativa per il tempo: cosi nacque il mio primo approccio all’analisi sensoriale e al mondo produttivo del vino.

La mia tesi ebbe un grande successo, tanto da essere presa da esempio e fu pubblicata su alcune riviste francesi.

Da qui parte tutta la mia esperienza nel mondo del vino che mi ha visto collaborare con molte aziende. Significativa ed importante la mia prima esperienza, in Trentino con l’azienda Cavit, dove ho sviluppato una ricerca sull’eccellenza qualitativa molto interessante.
Le numerose esperienze con collaborazioni con diverse aziende mi hanno permesso di acquisire una buona capacità di analisi e una certa facilità ad affrontare le tematiche lavorative.  Le numerose esperienze professionali mi hanno permesso di conoscere e imparare che è necessaria una certa duttilità nell’analizzare le problematiche. Diversi punti di osservazione consentono di trovare la migliore soluzione.

Vendemmia Friuli
Catasta spumante
degustazione Champagne
Analisi in laboratorio

L’esperienza è un bene incalcolabile che nessuno ti può portare via.

Vado fiero di questa mia capacità di imparare da chiunque e dovunque ci siano cose positive.

Sono un’inguaribile romantico non sono mai riuscito a separare uva, vino, assaggio, vendita e comunicazione. Mi sembra che facciano parte della stesso puzzle, che siano pezzi che si devono incastrare e avere una continuità logica.
A maggior ragione ora, dove la tecnologia ci aiuta a creare dei vini molti diversi tra loro, è necessario avere una materia prima che sia idonea all’obbiettivo finale, dettato dall’esigente mercato e supportato da continui feedback .

Questa idea è ancora più forte oggi dove per l’enorme numero di piccole aziende, che costituiscono la maggior parte del panorama vitivinicolo italiano.

Il mercato richiede capacità e conoscenza in vari settori dell’universo vino. Non basta fare un buon prodotto è sempre più necessario promuoverlo e farlo conoscere con tutte le numerose opzioni che si sono sviluppate.

La mia collaborazione con il Gambero rosso di Roma e la nascita della rivista Vinealia, mi hanno dato la possibilità di conoscere il mondo della comunicazione e di approfondire l’importanza di questo strumento per la vendita e la conoscenza del vino.
La collaborazione con L’ università di Milano mi ha permesso di aggiornarmi continuamente e confrontarmi con coloro che svolgono un lavoro estremamente importante al fine di conoscere e gestire tutti i processi di trasformazione nel complesso sistema produttivo vitivinicolo. 

Mi sono occupato di mercato e vendite per diverse aziende, ho creato reti vendite e strategie per ottenere risultati più performanti.

Alcune di queste aziende hanno raggiunto numerosi e ambiti traguardi.

Il mondo del vino, necessita di “specialist” cioè di persone che conoscono e hanno esperienza in tale settore. Vi sono delle logiche specifiche senza le quali non si possono ottenere obbiettivi. Ovviamente il mondo del vino vive seguendo le leggi del mercato, utilizzando tutti gli strumenti disponibili per ottenere le informazioni necessarie, ma come in altri settori ha bisogno di parlare la stessa lingua e la stessa passione del “mercato”.  

Ho sempre amato il vino, una dei pochi prodotti che nel corso dei millenni non ha perso il fascino e la magia. Ho imparato a valutare, pesare, discriminare, confrontare, ecc. tutte cose che deve saper fare un buon degustatore. Come al solito mi sono spinto oltre.  Ho arricchito le mie conoscenze mediante un approccio scientifico e serio che mi ha permesso di conoscere meglio le mie capacità e mettere a punto un metodo di addestramento efficace e soddisfacente. Ho addestrato e selezionato numerose persone, ho selezionato, allenato e formato panel di degustatori addestrati secondo precise norme ISO, in grado di fornire le risposte desiderate.

Un’esperienza sopra tutte la formazione del panel di degustatori per il consorzio Franciacorta. La profonda conoscenza dello strumento sensoriale e un approccio scientifico e affidabile mi ha permesso di istruire alla degustazione più di tremila persone. Ma il vino non è solo assaggio ma anche conoscenza delle tecniche di produzione, delle zone di produzione e della loro storia.

Sono stati e  sono numerosi i corsi dei vini che ho organizzato per la conoscenza di tutti gli aspetti che riguardano questa magnifica bevanda che fa parte della nostra cultura, del nostro vivere, del nostro piacere, un po’ vista tra il paradisiaco e il demoniaco ma che ricalca soltanto la natura dell’uomo.

Degorgement in Franciacorta
Vendemmia a Pantelleria
Champagne
Apertura alla volee

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